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domenica 30 giugno 2013

MUTOIDI RESISTENTI

Il collettivo Zimmerfrei (www.zimmerfrei.co.it) presenterà un documentario dedicato al campo dei Mutoidi in prima assoluta in uno speciale allestimento a Santarcangelo per il Festival Internazionale del Teatro in Piazza (www.santarcangelofestival.com) il 12-21 luglio 2013.   A Santarcangelo di Romagna nei pressi di Rimini c'è una città che si chiama Mutonia. Qui ci vive un gruppo di artisti, uomini e donne, famiglie con bambini. Gli abitanti di Mutonia si chiamano Mutoidi. Sono nati a Kings Cross a Londra nella metà degli anni ottanta. Propongono un modo di vivere alternativo alla società dei consumi. Usano solo materiali riciclati, trasformano i rottami in opere d'arte, sono ribelli post-industriali, vivono in comunità. Nel 1991, alcuni di loro si stabiliscono a Santarcangelo di Romagna, nei pressi di Rimini. Qui la comunità romagnola li accoglie e li fa sentire “a casa”. I Mutoidi ricambiano l'ospitalità. L'arte è una risorsa per la città e i cittadini sono contenti di averli come residenti. Passano 20 anni. Oggi, un proprietario del terreno adiacente a quello in cui si trova Mutonia, decide di rivolgersi al Tar che obbliga il Comune, per via di una legge che equipara le roulotte “fisse” a vere e proprie abitazioni, a fare delle verifiche sul villaggio dei Mutoidi. Segue ordinanza di “demolizione e rimessa in ripristino”, ovvero: i Mutoidi devono andarsene entro due mesi. Non valgono nulla i lavori fatti e i soldi spesi per adeguare le fognature e la corrente; non ha valore l'apporto artistico che la comunità ha dato al Comune e a tutti quelli che hanno ammirato, usato, comprato le loro opere. L'arte dei Mutoidi non prescinde dalle loro esistenze. Un eccentrico borghese potrà custodire una loro scultura in salotto e mostrarla con orgoglio a parenti e amici raccontando la storia di un gruppo di uomini e donne nomadi post-industriali che costruivano opere d'arte con rifiuti inorganici. Potrà vantarsi di averli incontrati, fotografati, filmati. “L'arte è eterna!”, esclamerà con orgoglio. Mutonia diventerà una delle tante storie di vita, esperimento alternativo destinato a soccombere per mano di una parte della società civile che ha deciso di escluderli. Questo è uno scenario possibile, ma non è l'unico. Come loro stessi insegnano, c'è un'altra via possibile. Ai giornalisti non spetterà l'ingrato compito di raccontare la loro storia. Il futuro non è scritto. L'arte è vita, adesso!

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