il posto del cuore: febbraio 2011

sabato 26 febbraio 2011

Je voudrais pas crever/Avant d'avoir usé/Sa bouche avec ma bouche

Je voudrais pas crever

Avant d'avoir connu

Les chiens noirs du Mexique

Qui dorment sans rêver

Les singes à cul nu

Dévoreurs de tropiques

Les araignées d'argent

Au nid truffé de bulles

Je voudrais pas crever

Sans savoir si la lune

Sous son faux air de thune

A un coté pointu

Si le soleil est froid

Si les quatre saisons

Ne sont vraiment que quatre

Sans avoir essayé

De porter une robe

Sur les grands boulevards

Sans avoir regardé

Dans un regard d'égout

Sans avoir mis mon zobe

Dans des coinstots bizarres

Je voudrais pas finir

Sans connaître la lèpre

Ou les sept maladies

Qu'on attrape là-bas

Le bon ni le mauvais

Ne me feraient de peine

Si si si je savais

Que j'en aurai l'étrenne

Et il y a z aussi

Tout ce que je connais

Tout ce que j'apprécie

Que je sais qui me plaît

Le fond vert de la mer

Où valsent les brins d'algues

Sur le sable ondulé

L'herbe grillée de juin

La terre qui craquelle

L'odeur des conifères

Et les baisers de celle

Que ceci que cela

La belle que voilà

Mon Ourson, l'Ursula

Je voudrais pas crever

Avant d'avoir usé

Sa bouche avec ma bouche

Son corps avec mes mains

Le reste avec mes yeux

J'en dis pas plus faut bien

Rester révérencieux

Je voudrais pas mourir

Sans qu'on ait inventé

Les roses éternelles

La journée de deux heures

La mer à la montagne

La montagne à la mer

La fin de la douleur

Les journaux en couleur

Tous les enfants contents

Et tant de trucs encore

Qui dorment dans les crânes

Des géniaux ingénieurs

Des jardiniers joviaux

Des soucieux socialistes

Des urbains urbanistes

Et des pensifs penseurs

Tant de choses à voir

A voir et à z-entendre

Tant de temps à attendre

A chercher dans le noir

Et moi je vois la fin

Qui grouille et qui s'amène

Avec sa gueule moche

Et qui m'ouvre ses bras

De grenouille bancroche

Je voudrais pas crever

Non monsieur non madame

Avant d'avoir tâté

Le goût qui me tourmente

Le goût qu'est le plus fort

Je voudrais pas crever

Avant d'avoir goûté

La saveur de la mort...

Anche Boris Vian sta sera parteciperà al Posto del cuore!!! e voi?!

venerdì 25 febbraio 2011

"Non sono mai stato a un'orgia". Play boy quotes

una raccolta di citazioni e volti noti (alcuni insospettabili) che hanno trovato spazio tra le pagine di Play boy. Buona visione...

Marilyn nel 1953

‘Non ignoro il bisogno di fede dell'uomo; sono per qualunque cosa ti permetta di passare bene la notte, siano preghiere, tranquillanti o una bottiglia di Jack Daniels’

Frank Sinatra, 1963

Iva Zanicchi nel 1978

‘Gesù non era bianco. Gesù era nero’

Malcolm X, maggio 1963

Madonna foto del 1978, pubblicata nel 1985

‘Fare musica è una cosa immediata, non si tratta di mettere il colore sopra una tela che è un'operazione calcolata. Il tuo spirito vola mentre fai musica. Così, con la musica, cerchi di guardare sempre più profondamente dentro te stesso, per trovarla’
Bob Dylan, marzo 1978

Loretta Goggi nel 1979

‘Non sono mai stato a un’orgia. Se ci andassi mi spedirebbero a comprare i panini’

Woody Allen, maggio 1967

Marge Simpson nel 2009

Riportiamo infine una notizia dell'ultim'ora, assolutamente in tema!

New York, 25 feb. (TMNews) - Hugh Hefner si risposa. Il patron di Playboy e la sua futura terza moglie, appena sessant'anni di differenza, hanno fissato la data delle nozze: 18 giugno, a Los Angeles, nella PlayBoy Mansion, la casa dello sposo. Lo conferma alla rivista di gossip Us un portavoce di PlayBoy. Il matrimonio sarà "intimo", riservato ad una "ristretta cerchia di amici", il che significa, secondo un'altra fonte, che gli invitati non saranno più di 300. L'84enne Hugh ha conosciuto Crystal Harris - che ne ha 24 - ad una festa di Halloween nel 2008. A gennaio 2009 l'accolse insieme alle altre sue fidanzate nella Playboy Mansion. L'ascesa di Crystal è stata rapida: a dicembre la ragazza ha vinto il premio di Playmate del mese, diventando la fidanzata "numero uno" di Hugh. L'annuncio delle nozze è arrivato dopo un anno. Ora i due hanno deciso anche la data.

"Un uomo non capisce il suo pene". Ma non anticipiamo niente...

"qualke sera fa

la solita sera

hei? sono tornata!

com'è andata oggi?Dai che si cena...

metto un po di musica per rilassarmi e finalmente si arriva in camera da letto

li c'è lui che insegue un noioso zapping

dalla tv parte una musichetta allegra

è una pubblicità

allora per attirare la sua attenzione inizio a fare la stupida

sono una ballerina

faccio lo stacchetto

una piroetta

sguardo ammikkante

muovo il bacino.

dapprima sfilo la maglia... e lui niente... normale.

poi mi ricordo di una scena di un filmaccio che avevo visto cosi per gioco... lei si kina a 90 gradi e giu i pantaloni kon un sol colpo... a questo punto vedo nei suoi okki accendersi l'interesse e sento ke questo balletto ora è qualkosa di piu.

sono in slip e reggiseno..."

John Wesley

La piccante scenetta geometrica in apertura, illuminata per noi dalla luce blu e soffusa di un'abat-jour che più che un classico è una pietra miliare dell'immaginario sexy-ironico su pellicola, è solo un'accenno di una delle tante lettere arrivate in redazione in tema streap tease, e anche se a ogni lembo di stoffa che se ne va la tensione... sale... il finale della serata raccontata dalla nostra ascoltatrice non è affatto già scritto. Si gioca tutto di anticipazione.

Sì, perché lo streap, come ci racconteranno le nostre ragazze del cuore domani sera, sabato 26, dalle 21, sulle frequenze di Radio Città Fujiko, durante il nostro appuntamento "al buio" con Il Posto del Cuore, è proprio anticipazione.

Uno spettacolo con ruoli precisi: la donna che diventa oggetto del desiderio di un uomo che si deve limitare a desiderare in silenzio, in disparte. E il cinema ha spesso celebrato questa strana forma di relazione, in cui lo scettro del dominio è tutto nelle mani, anzi nel corpo che si svela con arte e ammiccamento, della donna.

Dunque anticipazione.
Di un rapporto che quasi mai ha luogo, lasciando il desiderio puro a sostituire il contatto fisico.

Hu. è rimasto un dettaglio in sospeso... il titolo!

"Un uomo non capisce il suo pene... Camminiamo con uno sconosciuto dentro i pantaloni" (Gay Talese, maggio 1980).

è solo una delle citazioni che domani puntelleranno il cielo della vostra notte erotica tratte dalla bibbia Play Boy!

lunedì 21 febbraio 2011

play boy?... play girl! superstar sex. here we go!

cambiare casa, cambiare energia, rinnovarsi e riscoprirsi.

Abbiamo abbandonato quell'appartamento stretto stretto, che così poco spazio lasciava all'esplodere delle nostre fantasie, e abbiamo aperto le porte di questa sontuosa villa vista mare.

Non ci resta che brindare all'inaugurazione della nostra nuova garçonnière, incrociando i calici e lasciandoci avviluppare dalle raffinate sete di lenzuola ancora intatte, ma che presto ne vedranno delle belle!

E PER CELEBRARE L'IMPORTANTE OCCASIONE...

diamo uno sbirciatina alla stanza dei giochi, dove le nostre postine del cuore stanno alambiccando con le parole e note, con le lettere e fantasie, per servirvi una puntatina degna di questo febbraio, il mese della rinascita, degli innamorati, della natura che brulica sotto terra e preme e spinge e pigia per germogliare.

sullo schermo una pagina. la pagina di un blog. il blog che un saggio uccellino un giorno ci ha consigliato di leggere e che ha stuzzicato non poco le nostre fantasie. pop-porno vs porno chic. di questo parlava il post(qui). e noi... ci abbiamo ricamato su. ma pizzi di rara bellezza... ovviamente!

"molti pensano che noi donne aborriamo il porno
non è vero
semplicemente lo SUBLIMIAMO.

di rado mi capita di vedere filmati porno, soprattutto se sono di quelli casalinghi come quelli che si postano su youporn
il poco tempo che mi occorre per darmi un ORGASMO clitorideo.

tuttavia il mio corpo si INONDA di piacere se ciò che vedo ripropone e alimenta le mie fantasie sessuali

MI PIACCIONO IN FILM EROTICI

dove esiste un preliminare, ma dove il sesso è palese e dove a condurre siamo noi donne
perkè noi scopiamo di mente
e poi di corpo"

Quello pubblicato è uno stralcio di una delle tante lettere già arrivate in redazione, delle vostre lettere, delle quali parleremo e sulle quali ci confronteremo sabato 26 febbraio. E parlando di ispirazioni erotiche come non citare la bibbia del porno, come evitare di sfogliare le pagine forse un po' ingiallite ma sempre di grande fascino delle copie consumate, usate, abusate, logorate e sognate di PLAY BOY?! Sì, perché come ci spiegherà la nostra Marcypedia la rivista fondata dal sempre arzillo Hugh Hefner, classe 1926, è uno scrigno di chicche inattese... tra le sue pagine troviamo firme come quella di Vladimir Nabokov, interviste a nomi dei quali Miles Davis, Billy Wilder, Henry Miller, Malcolm X danno solo una vaga idea...

la cover dell'edizione portoghese di Play Boy del giugno 2010, con il suo omaggio al Saramago, la dice lunga! Ma se volete prepararvi al 26 facendovi un tuffo nel passato, date pure un occhio qui

e se pensate che sia finita così... vi state decisamente sbagliando!!

patti e patti si conoscono sui banchi di scuola, una ama la musica l’altra scrivere..

patti:

“mi ricordo da piccola quando con i miei fratelli riempivamo la nostra camera di tegami, bicchieri, fustini del detersivo e via al nostro sound, era quello il nostro divertimento, un frastuono assurdo guidato dagli accordi di chitarra di mio fratello, io e mia sorella alle percussioni. Poi crescendo ho avuto un locale tutto mio, una sala prove in cui mi esibivo con il mio gruppo di tutte girls, una consolle dove ho imparato a fare la dj, tanti gruppi che si esibivano e io là sono cresciuta. Da circa dieci anni conduco il programma radiofonico Discoparty a Radio Città Fujiko, nota emittente bolognese ricercando nella scena underground le novità in fatto di sperimentazione, di nuovi scenari musicali tra quegli artisti che hanno qualcosa di interessante da comunicare, tra quelli che affondano nelle radici la propria musica, questo mi interessa e questo propongo. Poi nel 2008 avevo voglia di inserire all’interno della programmazione Discoparty qualcosa di un po’ più femminile, un programma che legasse l’amore e il sesso visto dalle donne e fosse commentato da loro. Ho Trovato le persone giuste e gliel’ ho proposto, hanno accettato… non mi sembra vero e da allora si lavora al progetto “Il posto del cuore”.

… l’altra patti:

amo scrivere, da sempre. Con patti ci siamo trovate in sintonia fin da subito, da piccole amavamo raccontarci delle storie, poi io le elaboravo e lei si inventava melodie, dalle scuole medie non ci siamo più lasciate.”

Urgenza di scrivere. Mestiere di scrivere. Questo è il binomio che fin’ora mi porto appresso. Non potrei fare altro, non potrei mai farne a meno. Ho cominciato dall’'adolescenza. Dai frammenti che raccontavano il disagio, la sofferenza, la scoperta, il sesso. Tutto quello che mi girava fuori e dentro. La scrittura va a caccia di silenzi e ne abbatte i muri, toglie di mezzo le ossessioni, le crudeli manie, le convenzioni dell'ambiente in cui sono cresciuta. Io come tanti altri. "La scrittura è l'atto più generoso che conosco", al di là delle definizioni.

E così, la mia voce, è diventata quella dei personaggi che mi accompagnano nel mio mestiere, un mestiere che amo, che non conosce confini e che sa spogliarsi del genere, contamina altri settori, qui è la radio.

Dove ogni sabato incontro le mie colleghe, tutte rigorosamente femmine. Abbiamo cominciato quest’ avventura. E se fosse una canzone, di certo, direbbe così:

"Siamo solo quattro ragazze

musica e parole

C’inventiamo un mondo possibile

E come poter essere

mai dimenticate"

Da sempre ho desiderato andare al fondo delle cose, conoscerle, capirle, studiarle, e coinvolgere i pensieri che scaturiscono da questa ricerca in mille congetture e fantasie, in piena libertà. Mi sgridavano quando ero bambina, perché facevo sempre tante domande e volevo sapere troppo, più del consentito. Ma perché tutto questo? Perché sono sempre stata convinta che esista un diritto alla conoscenza che purtroppo viene spesso o quasi sempre negato, mentre deve essere alla portata di tutti. Quanto all’amore, e al sesso, credo che non debbano esserci limiti al sapere, soprattutto per le donne, e per questo cerco di estrarre dalla storia ciò che esse debbono conoscere al fine di esserne consapevoli e non sopraffatte, perché è dall’ignoranza che derivano la repressione e la sofferenza.